Vibe coding

Il vibe coding è una tecnica di programmazione dipendente dall'intelligenza artificiale in cui una persona descrive un problema in poche frasi come prompt per un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) ottimizzato per la codifica.[1][2] L'LLM genera software, spostando il ruolo del programmatore dalla codifica manuale alla guida, al test e al perfezionamento del codice sorgente generato dall'intelligenza artificiale.[3][4] I suoi sostenitori sostengono che il vibe coding consenta anche ai programmatori amatoriali di produrre software senza la formazione e le competenze estese richieste per l'ingegneria del software.[5] Il termine è stato introdotto da Andrej Karpathy nel febbraio 2025[1] ed elencato nel dizionario Merriam-Webster il mese successivo come sostantivo "slang e di tendenza".[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) What is ‘vibe coding’? Former Tesla AI director Andrej Karpathy defines a new era in AI-driven development, in The Times of India, 2 marzo 2025. URL consultato il 18 aprile 2025 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2025).
- ^ Con l'intelligenza artificiale diventeremo tutti programmatori?, su Il Post, 24 marzo 2025. URL consultato il 18 aprile 2025.
- ^ (EN) Benj Edwards, Will the future of software development run on vibes?, su Ars Technica, 5 marzo 2025. URL consultato il 18 aprile 2025 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2025).
- ^ (EN) Kevin Roose, Not a Coder? With A.I., Just Having an Idea Can Be Enough., in The New York Times, 27 febbraio 2025. URL consultato il 18 aprile 2025 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2025).
- ^ (EN) Hasan Chowdhury, Jyoti Mann, Silicon Valley's next act: bringing 'vibe coding' to the world, su Business Insider, 13 febbraio 2025. URL consultato il 18 aprile 2025 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2025).
- ^ (EN) vibe coding, su www.merriam-webster.com, 8 marzo 2025. URL consultato il 18 aprile 2025.